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venerdì 22 agosto 2008

mare bianco


Mare bianco

Mare bianco
inqiuieto di tormenta.
Cosi muto e roco
sorvoli la mia vita.
La stringi, la chiudi,
la soffochi in abbracci primordiali.
Mischi al vuoto del tuo tempo
il rumore delle navi
trasparenti di notte
rivelate di giorno.
Bagnami con canzoni rituali
e non lascarmi logorare
dalle ore della morte.

Pallido mare bianco
nutri la costa
con schiume dense e sinuose
luccicami l'ignoto
con acque tempestose
rivelami la morte
con fare spavaldo
riga il mio viso
con venti di libeccio
e stringimi alle dita
con veli di reti.

Ti ho colto in riposo
mare
in quei pomeriggi di breve vecchiaia
dove avvolto da mantelli
fitti di nebbia e sale
ero sordo alle correnti…
al mio muto vivere.

Girati verso di me
mare
portami con le tue onde
all'isola eterna
dove i voli dei gabbiani
segnano i confini del cielo
e i loro richiami
vengono scambiati a echi di sirene.

Accoglimi.
Fammi diventare
natura benigna o pianto di scogliera.
Solo dal tuo mondo
voglio guardare
il nuovo giorno dell'anina che verra'.

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